Imprenditoria giovanile 2025: incentivi, contributi e nuove opportunità
Con l’apertura dello sportello Invitalia il 15 ottobre 2025, sono ufficialmente operative due nuove misure strategiche per sostenere l’autoimprenditorialità giovanile in Italia: Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord Italia.
Queste iniziative, introdotte dagli articoli 17 e 18 del Decreto Legge n. 60/2024 (c.d. “Decreto Coesione”) e attuate dal Decreto Ministeriale 11 luglio 2025, rappresentano un’opportunità concreta per i giovani under 35 che intendono avviare attività di lavoro autonomo, imprenditoriali o libero-professionali.
Con una dotazione finanziaria complessiva di 800 milioni di euro (di cui 700 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni sul PNRR), le misure si inseriscono nel contesto del Programma nazionale “Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027” e mirano a ridurre i divari territoriali e a favorire l’inclusione lavorativa.
Sebbene accomunate da obiettivi e struttura simili, le due misure si differenziano principalmente per la destinazione geografica e per l’intensità delle agevolazioni.
Resto al Sud 2.0
Questa misura è destinata esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) con una dotazione di 356,4 milioni di euro.
Si rivolge in via prioritaria ai giovani in condizione di marginalità o vulnerabilità sociale, con particolare attenzione ai beneficiari del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) e ai cosiddetti working poor, ovvero lavoratori con redditi inferiori alla soglia di incapienza fiscale.
Autoimpiego Centro-Nord Italia
La misura è rivolta alle regioni del Centro e Nord Italia (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, Province Autonome di Trento e Bolzano, oltre alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord) con una dotazione di 219,6 milioni di euro.
Destinatari e requisiti di accesso
Possono accedere alle agevolazioni i giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti al
momento della presentazione della domanda, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
- inoccupati: coloro che non svolgono attività lavorativa;
- working poor: lavoratori il cui reddito da lavoro risulti inferiore alla soglia
dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (reddito annuo inferiore a 8.000 euro per il lavoro subordinato o parasubordinato, o inferiore a 4.800 euro per il lavoro autonomo); - inattivi: coloro che non svolgono alcuna attività lavorativa e non sono titolari di partita IVA attiva;
- disoccupati: soggetti che non hanno un impiego lavorativo né come dipendenti, né come collaboratori, né come autonomi o professionisti e hanno presentato dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
- disoccupati GOL: beneficiari del programma Garanzia di Occupabilità per i quali sono stati individuati percorsi di accompagnamento o riqualificazione professionale.
È importante sottolineare che non sono ammissibili i soggetti che nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda risultino titolari o soci di un’attività (anche cessata) con codice ATECO identico fino alla terza cifra a quello dell’iniziativa economica oggetto della richiesta di agevolazione.
Attività ammissibili
Le agevolazioni sono destinate all’avvio di iniziative economiche nelle seguenti forme:
- in forma individuale: mediante apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale;
- in forma collettiva: mediante costituzione di società in nome collettivo (Snc), società in accomandita semplice (Sas), società a responsabilità limitata (Srl), società cooperativa o società tra professionisti (STP).
Sono ammissibili le attività in tutti i settori economici, ad eccezione di: agricoltura, silvicoltura e pesca (salvo la divisione 3 – Pesca e acquacoltura); attività immobiliari (ad eccezione dell’affitto e gestione di immobili); amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria.
È possibile presentare domanda anche per iniziative economiche avviate nel mese precedente alla data di presentazione della domanda, purché risultino inattive alla medesima data.
Tipologie di agevolazioni
Le misure prevedono due modalità alternative di sostegno economico, selezionabili in base alle caratteristiche del progetto imprenditoriale:
a. Voucher a fondo perduto
Si tratta di un contributo non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi necessari all’avvio dell’attività. L’importo del voucher è pari al 100% dell’investimento fino ad un determinato tetto che varia a seconda della destinazione geografica:
- Resto al Sud 2.0: fino a 50.000 euro per beneficiario, elevabile a 50.000 euro nel caso in cui l’investimento riguardi prevalentemente beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali o finalizzati alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico;
- Autoimpiego Centro-Nord: fino a 30.000 euro per beneficiario, elevabile fino a 40.000 euro con le medesime condizioni di maggiorazione.
b. Contributo a fondo perduto proporzionale all’investimento
Si tratta di una misura destinata a investimento più strutturati il cui importo è calcolato in percentuale sul programma di spesa, secondo il seguente schema:
| MISURA | PROGRAMMA DI SPESA | PERCENTUALE | IMPORTO MASSIMO |
|---|---|---|---|
| Autoimpiego Centro-Nord | Fino a 120.000 € | 65% | 78.000 € |
| Da 120.0001 € a 200.000 € | 60% | 120.000 € | |
| Resto al Sud 2.0 | Fino a 120.000 € | 75% | 90.000 € |
| Da 120.001 a € a 200.000 € | 70% | 140.000 € |
Questi contributi sono concessi in regime de minimis ai sensi del Regolamento UE n. 2023/2831.
Servizi di tutoraggio e formazione
Oltre al sostegno economico le misure prevedono l’erogazione di servizi di accompagnamento del valore complessivo di 5.000 euro per iniziativa finanziata, articolati in:
- tutoring tecnico (fino a 4.000 euro, a cura di Invitalia): supporto nella fase iniziale per adempimenti amministrativi, rendicontazione e gestione delle pratiche burocratiche;
- tutoring gestionale (fino a 1.000 euro, in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito): consulenza su marketing, gestione del personale, contratti commerciali, rapporti con fornitori e banche, controllo di gestione.
L’importo dei servizi di tutoraggio concorre, sommato al contributo economico, a determinare l’importo complessivo dell’agevolazione concessa.
Come presentare domanda
La presentazione della domanda avviene esclusivamente online tramite la piattaforma Invitalia, accessibile dal
15 ottobre 2025 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.
I requisiti tecnici, la procedura da seguire e la documentazione di corredo sono di seguito esposti.
a. Requisiti tecnici:
- Identità digitale obbligatoria: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- Casella PEC attiva: indispensabile per le comunicazioni ufficiali;
- Firma digitale: necessaria per la sottoscrizione della domanda e dei documenti allegati.
b. Iter di presentazione:
- Accesso alla piattaforma Invitalia con le proprie credenziali digitali;
- Compilazione della domanda online con l’inserimento di tutte le informazioni richieste e caricamento della documentazione necessaria;
- Generazione automatica del modulo di domanda in formato PDF;
- Firma digitale del modulo generato;
- Caricamento e invio telematico della domanda firmata;
- Rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione con indicazione di data e orario.
È ammessa la presentazione di una sola domanda per iniziativa economica. Una seconda domanda può essere presentata esclusivamente in caso di diniego definitivo della prima e sempre che siano presenti risorse finanziarie residue.
c. Documentazione richiesta:
- Business plan dettagliato dell’iniziativa economica;

- Atto costitutivo e statuto (per le società) o certificato di attribuzione partita IVA (per ditta individuale o libero professionista);
- Attestazione di iscrizione all’albo professionale (per attività soggette a iscrizione obbligatoria);
- Preventivi di spesa per gli investimenti previsti;
- Estratto conto del conto corrente vincolato/dedicato (se pertinente).
Valutazione e concessione delle agevolazioni
Le domande sono valutate da Invitalia con procedura a sportello, ovvero in ordine cronologico di presentazione, senza graduatorie. Il processo valutativo si articola in tre fasi:
- Verifica di ammissibilità formale: controllo della completezza documentale;
- Verifica dei requisiti sostanziali: riscontro del possesso dei requisiti soggettivi e e della conformità dei preventivi di spesa.
- Valutazione di merito: analisi approfondita del progetto imprenditoriale secondo i seguenti criteri: fattibilità tecnica
e operativa, sostenibilità economico-finanziaria, competenze e qualificazione del proponente, grado di innovazione dell’idea imprenditoriale, impatto occupazionale e territoriale generato.
Invitalia adotta il provvedimento di concessione entro novanta giorni dalla presentazione della domanda completa. In alcuni casi, potrà richiedere integrazioni documentali o effettuare colloqui online con i proponenti per approfondire specifici aspetti del progetto.
Erogazione delle agevolazioni
Una volta ottenuta la concessione, le agevolazioni vengono erogate secondo il seguente schema:
- Anticipazione a stato di avanzamento lavori (SAL): erogazione subordinata alla rendicontazione di un importo compreso tra il 30% e il 70% degli investimenti previsti. Può essere richiesta decorsi tre mesi dalla data di concessione.
- Saldo finale: liquidazione del residuo importo subordinata alla verifica preliminare della presenza, installazione e funzionalità dei beni acquistati. Il saldo deve essere richiesto entro tre mesi dal pagamento dell’ultimo titolo di spesa.
Con il DM 412/2025, il Ministero del Lavoro ha fissato al 30 giugno 2028 il termine ultimo, non prorogabile e perentorio, per la presentazione delle richieste di erogazione a saldo.
Obblighi dei beneficiari
I soggetti che ottengono le agevolazioni sono tenuti a:
- completare il programma di investimento entro 24 mesi dalla concessione (prorogabili in casi eccezionali non imputabili al beneficiario);
- mantenere l’operatività dell’impresa per almeno 3 anni dalla liquidazione finale;
- mantenere la destinazione d’uso dei beni agevolati per lo stesso periodo;
- consentire i controlli di Invitalia e del Ministero del Lavoro sull’attività agevolata.
La violazione di tali obblighi comporta la revoca delle agevolazioni e l’obbligo di restituzione delle somme percepite, maggiorate di interessi e sanzioni.
Considerazioni operative e conclusioni
Alla luce delle opportunità offerte da queste misure, si suggerisce alle imprese e ai professionisti che operano nelle aree territoriali ammissibili e che rientrano nei requisiti anagrafici di valutare attentamente l’accesso a queste agevolazioni.
Alcuni aspetti da considerare:
Tempestività nella presentazione: trattandosi di procedura a sportello, le domande vengono valutate in ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse. È consigliabile predisporre la documentazione necessaria e presentare la domanda tempestivamente.
Qualità del business plan: la valutazione di merito del progetto imprenditoriale costituisce un elemento determinante per l’ottenimento delle agevolazioni. È fondamentale presentare un piano d’impresa solido, realistico e sostenibile dal punto di vista economico-finanziario.
Conformità ai requisiti: particolare attenzione deve essere prestata alla verifica dei requisiti soggettivi e alla compatibilità dell’attività da avviare con le limitazioni settoriali previste.
Gestione degli obblighi: i beneficiari devono essere consapevoli degli impegni assunti in termini di completamento degli investimenti, mantenimento dell’attività e disponibilità ai controlli, onde evitare la revoca delle agevolazioni.
Cumulo con altre agevolazioni: è importante verificare la possibilità di cumulare questi incentivi con altre misure agevolative nazionali o regionali, nel rispetto delle normative sul regime de minimis e sugli aiuti di Stato.
Le misure Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord Italia rappresentano un’opportunità significativa per i giovani che intendono intraprendere un percorso di autoimprenditorialità. La combinazione di contributi a fondo perduto, servizi di tutoraggio specializzato e supporto nella fase di avvio costituisce un pacchetto di agevolazioni particolarmente interessante nel panorama degli incentivi alle imprese.
Tuttavia, l’accesso a tali benefici richiede un’attenta pianificazione, la predisposizione di una documentazione completa e conforme, e la consapevolezza degli obblighi connessi all’ottenimento delle agevolazioni.
Lo Studio rimane a disposizione per fornire assistenza nella valutazione della fattibilità dei progetti imprenditoriali, nella predisposizione della documentazione necessaria per l’accesso alle agevolazioni e nell’accompagnamento durante tutte le fasi del processo di richiesta e rendicontazione.
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Non esitate a contattarci per qualsiasi approfondimento.
Cordiali saluti,
La presente circolare è frutto di una collaborazione tra intelligenza artificiale e competenza umana, con revisione e cura editoriale di Beatrice Pallante.
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dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (reddito annuo inferiore a 8.000 euro per il lavoro subordinato o parasubordinato, o inferiore a 4.800 euro per il lavoro autonomo);
e operativa, sostenibilità economico-finanziaria, competenze e qualificazione del proponente, grado di innovazione dell’idea imprenditoriale, impatto occupazionale e territoriale generato.